Cosa c’è da sapere sulla terza dose di vaccino contro il Covid: chi deve farla, quando e con quale vaccino. E quali sono gli effetti collaterali.
Il governo lavora per ampliare la platea delle persone che dovranno ricevere la terza dose di vaccino contro il Covid. Una strategia per contrastare la diffusione dei contagi in questa nuova fase dell’emergenza sanitaria. Dalle persone coinvolte alle tempistiche, andiamo a vedere quelle che sono le informazioni utili sul richiamo.
Chi deve fare la terza dose di vaccino contro il Covid
In base alle ultime indicazioni del governo, la terza dose è raccomandata a soggetti immunocompromessi, ospiti e personale sanitario, sanitari, over 60 e fragili di ogni età. L’intenzione del governo, come specificato dal ministro Speranza, è quella di estendere ulteriormente la platea di persone che dovranno ricevere la dose aggiuntiva di vaccino.
Dal 1 dicembre inizia la somministrazione della terza dose agli over 40, con una considerevole estensione della platea dei soggetti per i quali è raccomandata la dose booster.
È prevista una dose di richiamo anche per i vaccinati con Johnson and Johnson, anche se in questo caso parliamo ovviamente di seconda dose e non di terza in quanto J&J nasce come vaccino monodose.
Quando bisogna fare la terza dose
Per quanto riguarda i tempi, la somministrazione della dose booster deve essere effettuata ad almeno sei mesi di distanza dal completamento del ciclo vaccinale.
Quale vaccino viene somministrato
Per la dose booster viene somministrato un vaccino mRNA, quindi Pfizer o Moderna. Anche per i vaccinati con Johnson and Johnson si procede con la somministrazione con Pfizer o Moderna, quindi con una vaccinazione mista.
Gli effetti collaterali
Per quanto riguarda gli effetti collaterali non si registrano differenze con la seconda e con la prima dose. I più frequenti sono dolore in sede di iniezione, mal di testa, spossatezza e febbre.